Titulli: Thomas Harriot -Vizatuesi i henes 6 muaj para Galilee
«POLEMICA STRUMENTALE ALL'INIZIO DELL'ANNO DELLA ASTRONOMIA»
Gli inglesi vogliono «scippare»
il telescopio a Galilei
Secondo uno storico la prima osservazione e descrizione dei crateri lunari va attribuita a Thomas Harriot
ROMA - Gli inglesi vogliono togliere a Galileo Galilei la priorità dei disegni della superficie della Luna fatti al telescopio nel 1609. E’ un colpo basso che arriva proprio all’inizio delle celebrazioni per il quattrocentesimo anniversario delle scoperte astronomiche dovute al genio pisano, universalmente riconosciuto come il padre della scienza moderna; e all'inizio di quello che l’Unesco ha dichiarato l’Anno internazionale dell’astronomia. La rivendicazione è avanzata dalle pagine della prestigiosa rivista «Astronomy and Astrophysic», organo della Royal Astronomical Society, per mano dello storico Allan Chapman, della Oxford University, il quale afferma che l’autore dei primi disegni della superficie lunare, realizzati attraverso l’osservazione al telescopio, non è Galileo Galilei, bensى Thomas Harriot, matematico e astronomo inglese. Egli non solo avrebbe preceduto di alcuni mesi il nostro Galilei, eseguendo i disegni a luglio del 1609 invece che a novembre dello stesso anno, ma «proseguى con la realizzazione di mappe lunari rimaste ineguagliate per decenni». E per accreditare questa tesi è in corso di allestimento una mostra con i disegni autografi e datati dello scienziato inglese che saranno esposti la prossima estate a Chichester, presso il West Sussex Record Office.
CHI ERA THOMAS HARRIOT - Thomas Harriot, ma chi era costui? Si chiederanno appassionati e studenti che non hanno sentito citare prima d’ora il nome del presunto rivale di Galilei. Gli storici inglesi riferiscono che fu un grande erudito, vissuto per lo più a Oxford tra il 1560 e il 1621, che si specializzٍ poi in matematica, diventando insegnante, oltre che autore di teoremi algebrici. Nel 1609, dopo essersi procurato uno dei rudimentali cannocchiali che gli occhialai olandesi andavano fabbricando e vendendo come «attrezzi magici per avvicinare gli oggetti distanti», Harriot decise di volgerlo verso la Luna e cominciٍ ad abbozzare su dei fogli i disegni di formazioni lunari. Per giustificare il fatto che Harriot, al contrario di quanto fece Galilei, non pubblicٍ né divulgٍ le sue osservazioni, restando cosى un ignoto pioniere dell’astronomia telescopica, lo storico Chapman adduce la singolare giustificazione che era benestante, ben pagato e che viveva in una confortevole abitazione. Insomma, il rinascimentale scienziato inglese sarebbe stato privo di quelle «pressioni finanziarie» che avrebbero indotto Galilei a darsi da fare per spremere emolumenti dai suoi studi e dalle sue scoperte!
LE DIFFERENZE CON GALILEI - Le tesi di Chapman lasciano perplessi i nostri storici della scienza. «Questa di Harriot che precede le osservazioni lunari di Galilei è una controversia che si riaffaccia di tanto in tanto fra gli studiosi –commenta il professor Pasquale Tucci, ordinario di Storia della Fisica all’Università di Milano-. Certo, ora viene riproposta in grande stile a causa del 400mo anniversario delle prime scoperte astronomiche al telescopio. Ma mi sembra di poter affermare che la questione della priorità dei disegni di Harriot, anche se c’è stata, è poco significativa. Innanzitutto, basta guardare i suoi disegni per rendersi conto che sono di una povertà di informazioni evidente rispetto a quelli di Galilei. In quest’ultimo si puٍ apprezzare una ben diversa ricchezza di dettagli della superficie lunare. E poi c’è il fatto sostanziale che i disegni di Galilei furono accompagnati dalla pubblicazione del Sidereus Nuncius, l’opera che, annunciando le scoperte sulla Luna e pianeti fatte col cannocchiale, ha avuto un’enorme influenza su tutta la cultura moderna». Più caustico il professor Palo Galluzzi, direttore dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze, il quale, presentando ieri il ricco programma di celebrazioni «Galileo 2009» ha definito «una bufala» la rivendicazione degli inglesi. «Thomas Harriot si limitٍ a comprare uno di quei "giocattoli" allora in vendita nelle città europee: un tubo di cartone con due lenti con il quale poi guardٍ la Luna –ha spiegato Galluzzi-. Poi realizzٍ dei disegni a matita che non hanno nulla a che fare con il processo di definizione del volto della Luna. Erano sfocati e lontanissimi dai risultati raggiunti da Galileo. Il quale, aveva allungato il tubo, applicato lenti che offrivano 20 ingrandimenti contro i 5-6 permessi dallo strumento dell’inglese». Insomma Galilei ebbe anche il merito di trasformare quello che era un gadget nel primo vero strumento per l’osservazione del cielo.
Franco Foresta Martin
16 gennaio 2009
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"POLEMICA INSTRUMENTS OF BEGINNING OF ASTRONOMY"
The British want to "scippare"
the telescope Galilei
According to a historic first observation and description of the lunar craters should be attributed to Thomas Harriot
ROME - The British want to take away from Galileo Galilei the priority of the drawings of the surface of the moon made the telescope in 1609. It 'a low shot that comes at the beginning of the celebrations for the anniversary quattrocentesimo astronomical discoveries due to the genius of Pisa, universally recognized as the father of modern science, and at the beginning of what UNESCO has declared the International Year astronomy. The claim is advanced from the pages of the prestigious journal Astronomy and Astrophysic 'organ of the Royal Astronomical Society, at the hands of the historian Allan Chapman, Oxford University, which states that the author of the first drawings of the lunar surface, created through' point the telescope is not Galileo Galilei, but Thomas Harriot, English mathematician and astronomer. He would not only have a few months before our Galilei, executing drawings in July 1609 instead of November of that year, but "continued with the creation of maps moon remained unmatched for decades." And to accredit this thesis is currently staging an exhibition of drawings with autographs and dated the English scientist who will be on display this summer at Chichester, West Sussex at the Record Office.
WHO WAS Thomas Harriot - Thomas Harriot, but who was he? It will ask fans and students who have not heard mentioned before in the name of the alleged rival Galilei. Historians say that English was a great scholar, who lived mainly in Oxford between 1560 and 1621, which also specialized in mathematics, becoming a teacher, and the author of algebraic theorems. In 1609, after having obtained a rudimentary telescopes that the Dutch were occhialai manufacturing and selling as a "magical tools to bring distant objects, Harriot decided to turn to the Moon and began to draw on sheets of drawings of lunar formations. To justify the fact that Harriot, contrary to what was Galilei, not published nor popularized his observations, while an unknown pioneer of astronomy telescopic historian Chapman cites the singular reason that he was wealthy, well-paid and living in a comfortable home. In short, the English Renaissance scientist would have been free of those "financial pressures" that have led Galilei to making an effort to squeeze emoluments from his studies and his discoveries!
DIFFERENCES WITH GALILEI - The thesis Chapman leaving perplexed our historians of science. "This Harriot of the above observations of the moon Galilei is a dispute that returning from time to time among scholars-commented Professor Pasquale Tucci, professor of History of Physics at the University of Milan." Of course, now once again in style because of 400mo anniversary of the first astronomical discoveries to the telescope. But it seems to me to say that the issue of priority of drawings Harriot, although there has been, is not very significant. First, just look at his plans to realize that poverty is a clear information to those of Galilei. In the latter, you can enjoy a wealth of very different details of the lunar surface. And then there's the fact that substantial draft Galilei were accompanied by the publication of Sidereus Nuncius, the work that by announcing the discoveries on the Moon and planets made with the telescope, has had an enormous influence on all the modern culture. " More caustic Palo Professor Galluzzi, director of the Institute and Museum of the History of Science in Florence, who, yesterday presented a rich program of celebrations Galileo 2009 "adopted" a hoax "the claim of the British. "Thomas Harriot was limited to buying one of those" toys "then sold in European cities: a cardboard tube with two lenses which then looked at the moon-Galluzzi said." Then created the drawings that have nothing to do with the process of defining the face of the moon. They were fuzzy and far away from the results achieved by Galileo. Which had extended the pipe, applied lens offering 20 magnification 5-6 against the permits from the instrument of English. " So Galilei was also credited with transforming what was a gadget in the first real tool for observing the sky.
Franco Foresta Martin
January 16, 2009
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E dashur. Ti solla ketu ne italisht dhe anglisht artikujt qe flasin per kete qeshtje.
Besoj do te nxjerrni nje konkluzion vete ju, se per GALILEUN e madhe dhe historine e tije e njof shume mire. Une jetoje ne te njejten komune ku ai dhe familja e tij ka jetuar per 4 gjeneracione me rradhe, keshtuqe njof edhe shume detaje familjare te tij qe shtypi nuk di asgje.
Gjithsesi, po ju sjell edhe disa foto te ketyre rivaleve dhe jepni mendimin tuaj se kush ishte ai qe tha per here te pare qe hena eshte toke si e jona(pa uje sigurisht)
Fotot e Th.Harriot